Paola Brazioli
tiportoinbici.it
Abbiamo partecipato a Gravellina, il nuovo evento gravel sulle strade rurali di Valtellina. Una prima edizione riservata a media, aziende e opinion leader. Un’edizione zero che oltre alla copertura mediatica voleva essere anche banco di prova, prima di aprire l’evento al pubblico il prossimo anno.
Abbiamo affrontato due percorsi tanto impegnativi quanto affascinanti. Il territorio è quello della Media Valtellina, del suo versante retico.
Terra di vigneti terrazzati e meleti, cantine, borghi e castelli. Salendo di quota si incontrano anche boschi di castagno e sentieri che spostano l’asticella un po’ più in là, in quanto a difficoltà tecnica se affrontati in sella a una gravel, ma che sarebbe un peccato non attraversare, soprattutto in questa stagione.
Percorsi che si sviluppano tra i 300 e i 1000 metri di quota in un continuo saliscendi con pendenze in salita che non si accontentano di rapporti “da strada”, ma preferirebbero quelli da mtb. Capaci, siamo certi, di attrarre i più audaci.
In particolare il percorso più impegnativo (oltre 60 km e più di 1800 metri di dislivello positivo) ci è rimasto nel cuore oltre che nelle gambe. A nostro parere tra i tracciati più belli e suggestivi che si possano affrontare nella stagione autunnale, e probabilmente non solo. Da una parte la bellezza degli innumerevoli scorci, dall’altra la difficoltà fisica necessaria al compimento del giro, se confermato nelle prossime edizioni ne fanno un’esperienza per gente che ama il ciclismo più duro, che nella fatica dell’impresa trova materia che amplifica la bellezza del paesaggio. Paesaggio che in più occasioni ci ha lasciati a bocca aperta, è proprio il caso di dirlo, più per la meraviglia che per la fatica.
Dal capoluogo Sondrio, in direzione est quasi fino a Tirano, oppure a ovest verso il Lago di Como, i due itinerari ci hanno regalato più di una “cartolina” da portare a casa.
Le salite che si inerpicano tra i vitigni, come la Fracia oppure quella del Vecchio Torchio lungo la Via dei Terrazzamenti; il centro storico medievale di Ponte in Valtellina, i meleti di Chiuro, i mulini e i palazzi di Teglio; poi ancora: il Castel Grumello che domina la valle, il monumentale santuario della Santa Casa a Tresivio; la passerella sulla gola delle Cassandre, il Sentiero Valtellina lungo il fiume Adda, la strada del Sassella, il quartiere storico di Scarpatetti a Sondrio.
Gravellina è strade rurali utilizzate da secoli per l’agricoltura che ora si offrono al cicloturismo, strade costruite con la fatica delle persone, strade che raccontano una storia, dove uomo e natura convivono in rispettoso equilibrio. Con tutte le carte in regola per un’esperienza gravel unica ed epica allo stesso tempo. Gravellina è evento cicloturistico non competitivo che vuole valorizzare la Media Valtellina come destinazione bike ed enogastronomia.